Io trascorro il tredicesimo giorno di viaggio a letto con febbre alta, in totale digiuno, a causa di un problema causato dal fritto della sera prima che non ho digerito... O è stato il monoossido di carbonio ingerito fumando l'arghilè? Fatto sta che oggi Mauri ha girovagato solo soletto per la città intrattenendosi indisturbato (da me!) ad ammirare, fotografare e studiare le barche ancorate e la vita del porto.
Qualche giorno fa, ancora una volta, si è compiuto il miracolo. Il mio preferito. Per me che non ho figli, la mia ragione di vita. Chiudo gli occhi per poco più di un'ora e quando li riapro sono letteralmente in un altro mondo: non più nebbia e pioggia e freddo ma sole alto nel cielo blu su un'architettura bianca che lascia posto a paesaggi aridi e desertici, panacea per la mia mente intasata. Stavolta è Tunisia, quella delle oasi nel deserto, guadagnata guidando a sud. Con Mauri.
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