Lasciata Chebika ci dirigiamo a Tamerza, luogo di canion e cascate, dove pranziamo in un ristorante caro e poco buono ma molto carino, seduti su comode 'poltrone' berbere sotto il sole... in canottiera! Vediamo le sue cascate poi partiamo alla volta di Midès, a poche centinaia di metri dal confine algerino, altro set cinematografico, in cui è stato girato parte de Il paziente inglese. La vecchia città, ora in totale rovina, era costruita su uno sperone roccioso stretto tra canion, ed era fortificata nonostante le sue mura fossero fatte di terra e paglia. La vista dei canion dagli squarci delle rovine ci ha mozzato il fiato in gola! Sulla via del ritorno, la silouette dei dromedari stagliata contro il sole al tramonto ha coronato questo insolito giorno di Natale!
Qualche giorno fa, ancora una volta, si è compiuto il miracolo. Il mio preferito. Per me che non ho figli, la mia ragione di vita. Chiudo gli occhi per poco più di un'ora e quando li riapro sono letteralmente in un altro mondo: non più nebbia e pioggia e freddo ma sole alto nel cielo blu su un'architettura bianca che lascia posto a paesaggi aridi e desertici, panacea per la mia mente intasata. Stavolta è Tunisia, quella delle oasi nel deserto, guadagnata guidando a sud. Con Mauri.
giovedì 25 dicembre 2014
OASI DELLE MONTAGNE, confine algerino - day 4
Dopo un giro nella bella medina di Toseur, prendiamo una lunga e superba strada asfaltata - che fino a poco tempo fa era solo una pista - che taglia il deserto e ci porta a Chebika, un'oasi che nasconde una spa tra le rocce e le palme: spettacolare! Avremmo dovuto venirci di sera per immergerci nelle sue acqe calde nascosti dal buoio!
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