mercoledì 31 dicembre 2014

KSOUR E VILLAGGI TROGLODITICI DI TATAOUINE - day 9

Siamo arrivati ieri sera a casa di Aldo e Graziella, due italiani che vivono a Tataouine sei mesi all'anno e affittano due camere ai visitatori del deserto che desiderano avvalersi dell'esperienza di Aldo per esplorare il deserto e delle capacità culinarie di Graziella per delle squisite cenette italo-tunisine (prezzi economici, accoglienza familiare: iltempodelledune@libero.it)
Aldo integra con i suoi consigli il nostro itinerario di visita agli Ksour (granai fortificati) della zona che richiedono due giorni per essere apprezzati. Il primo giro comincia vicino a Ghomrassen, con Ksar Haddada, lo ksar cinto da doppie mura in cui hanno girato un episodio di Guerre Stellari, ora tutto ristrutturato e adibito a hotel. Poi continuiamo con la visita degli spettacolari villaggi berberi di Guernessa e Chenini costruiti sopra e dentro due montagne vicine e infine ci tratteniamo nella fascinosa Douiret che eleggiamo a nostra preferita! Qui è possibile fermarsi a dormire (Residence Douiret, latifa1509@hotmail.fr anche con trattamento di mezza pensione) all'interno di camere stupende (ghorfa) scavate nella grotta, che hanno il  vantaggio di essere molto calde, grande pregio in questo freddissimo inverno. 
Sono le 5,30 e ormai si fa buio. Rientrare da Aldo e Graziella ci fa sentire a casa!





martedì 30 dicembre 2014

I VILLAGGI TROGLODITICI DI MATMATA - day 10

Ci svegliamo a Ksar Ghilane alle 7 per raggiungere  il Forte Romano a piedi, impiegando 2,30 ore tra andata e ritorno, seguendo la pista dei quad. Il forte risale al 150 DC ed è abbastanza impressionante cosí solo in mezzo al deserto.
Ripartiamo verso la zona di Matmata dove ci fermiamo a Tamezret, un paese stupendo fatto di case berbere scavate nella roccia a difesa dalle invasioni degli arabi. Visitiamo una casa berbera e il proprietario ci parla della storia e degli usi e costumi del suo popolo poi ci mostra le varie stanze della casa museo e ci spiega che tutte le case berbere costruiite nella montagna comunicano tra di loro tramite un corridoio interno. Questo incontro molto interessante è seguito da un altro, poco più avanti lungo la strada per Matmata, con Sahlia che vive in una casa splendida nei pressi del museo sulla sinistra. Sahlia ci offre pane fatto in casa e olio e un delizioso te al rosmarino (la ricambieremo con 10td e sarà molto felice). La sua  è una casa tipica trogloditica scavata nella montagna che presenta un cortile rotondo centrale. Purtroppo è iniziato a piovere e non riusciamo ad andare a vedere la città di Matmata dall'alto che in una cartolina si presenta come una fetta di groviera! Procediiamo lungo una spettacolare strada tra montagne aride e villaggi in rovina fino a raggiungere il suggestivo Touane dove, invece, abitano 80 famiglie nelle case bianche tra le rovine. Ci addentriamo e spiamo tra le porte semi-aperte o agli angoli caldi delle strade  frammenti di vita autentica con la cordialità della gente del luogo.




lunedì 29 dicembre 2014

KSAR GHILANE - day 7

Lasciamo la bella cittadina di Douz e ci avventuriamo di nuovo nel nulla, lungo la solita striscia di asfalto che taglia il deserto, stavolta in orizzontale, verso Ksar Ghilane. Questo non-luogo 'in the middle of no where' è molto amato dai giovani, tunisini e turisti, che qui si danno appuntamento per il party dell'ultimo dell'anno, forse per le belle dune o forse per poter sguazzare nella pozza di acqua sorgiva termale. Si può anche fare una lunga passeggiata - a piedi, a cammello o in quad - fino al vecchio forte romano che dista 4 km.
Arriviamo a Ghilane verso mezzogiorno e dopo un rapido giro di perlustrazione decidiamo di sistemarci in una tenda berbera vicino alla pozza poi decidiamo di raggiungere il forte romano in cammello (dopo lunga contrattazione accettiamo di pagare 20td a testa x un giro di un paio d'ore). Purtroppo però, dopo poche decine di metri, dobbiamo rientrare perché il vento si fa troppo forte e la sabbia ci entra negli occhi. A quel punto non ci resta che optare per un bel bagno caldo nella sorgente termale anche perché l'aria è gelata! Entriamo in acqua in costume con gli occhi di
numerosi berberi (seduti ai bar intorno alla pozza) puntati sui nostri corpi mezzi nudi. L'acqua è gustosa e rimaniamo in ammollo per quasi un'oretta  e quando usciamo il caldo accumulato ci aiuta a sopportare il freddo della sera, della sala non riscaldata dove ceniamo e della tenda, dove dormiamo sotto dieci coperte!



sabato 27 dicembre 2014

DOUZ E IL FESTIVAL INTERNATIONAL DU SAHARA - day 6

Graziosa cittadina detta 'la Porta del Deserto, Douz, già popolare per il mercato dei cammelli del giovedì, si fregia con orgoglio del suo festival del deserto che si tiene ogni anno per tre giorni in novembre o dicembre, di cui l'ultima giornata è sicuramente quella più intensa. Il Festival si svolge in un'arena nel deserto a tre km dalla città, raggiungibile a piedi o in auto, e offre un'occasione per conoscere costumi, riti e tradizioni degli antichi abitanti del deserto. Per questo motivo è auspicabile la visita preventiva al Museo della città.
Colorato, polveroso, partecipato, il festival del deserto di Douz  vede le 5  tribù storiche dei nomadi del deserto tunisino - in ostentati e smaglianti abiti tradizionali - dar prova della loro maestria di  acrobati su cavalli e dromedari e vede anche prove di forza di dromedari e corse di caccia di cani addestrati alla lepre con la loro preda. La partecipazione di tribù nomadi di altri stati sahariani dà alla manifestazione un carattere internazionale che richiama la presenza delle autorità tunisine e l'attenzione della stampa internazionale, quantomeno del mondo arabo.
Insomma, si tratta di un evento importante che coinvolge la città di Douz totalmente e non solo all'interno del camellodromo, lo spazio ad esso adibita, ma anche nelle piazze della città, dal mattino alla sera, con giostre, musica, canti e balli. Tre giorni di festa che richiamano gente da ogni parte del paese e anche gli appassionati di deserto del mondo. Quest'anno ci siamo finiti anche noi che non possiamo fare a meno di fare paragoni con il Camel Fair di Pushcar in Rajasthan che abbiamo visto da poco e che, sebbene sia di tutt'altra portata, si svolge in un setting identico con gli stessi animali e la stessa sgargiante eleganza e voglia di far festa.




venerdì 26 dicembre 2014

DA TOSEUR A DOUZ - day 5

La lunga fetta d'asfalto che taglia El Chobbi Jmail, il lago salato, per congiungere Toseur a Kemili parte polverosa a causa della sabbia straripante per poi diventare cristallina a causa del sale del lago privato d'acqua: il  paesaggio lunare di Guerre Stellari. Luminoso, toccante. Il nulla a 360 gradi. 
Arriviamo a Kemili dove ci incontriamo con Paola e Ruggero, i nostri amici viaggiatori conosciuti nel 2003 in Guatemala con cui siamo soliti darci appuntamenoi in giro per il mondo (Pushkar, Sydney,...). Con loro continueremo il nostro viaggio; avremmo dovuto incontrarci ieri ma purtroppo hanno subito un furto nella macchina a noleggio, parcheggiata nei pressi di un hotel di Kairouan, con rottura di un finestrino. (Sono tornati a Tunisi per sostituire l'auto riuscendo così a non pagare il danno!).
Lungo la strada per Douz, abbiamo preso una pista verso El Dergine e abbiamo continuato per qualche chilometro dopo il bivio in cui avremmo dovuto svoltare a sinistra per poter ammirare il lago che si intravedeva da lontano: invano, era un miraggio! Abbiamo però incontrato un pozzo di petrolio, reso visibile dalle fiamme di  fuoco che emanava.
Arrivati A Douz ci siamo sistemati nella graziosa cameretta dell'hotel 20 Mars (solo 18td, bagno esterno; ultima rimasta) per poi recarci a piedi nel deserto, con una camminata di un paio di km lungo una strada, purtroppo trafficata, tra le palme.
Abbiamo avuto un assaggio del Festival degli Sport del Deserto che si tiene ogni anno in questo periodo. Prima di rientrare in paese siamo passati a salutare Stefano, un amico di Paola e Ruggero, insegnante in pensione che ora vive qui gran parte dell'anno, lavorando come organizzatore di e guida in escursioni nel deserto. Persona squisita. 
stefano@maisonduvoyageur.com






giovedì 25 dicembre 2014

OASI DELLE MONTAGNE, confine algerino - day 4

Dopo un giro nella bella medina di Toseur, prendiamo una lunga  e superba strada asfaltata - che fino a poco tempo fa era solo una pista - che taglia il  deserto e ci porta a Chebika, un'oasi che nasconde una spa tra le rocce e le palme: spettacolare! Avremmo dovuto venirci di sera per immergerci nelle sue acqe calde nascosti dal buoio! 


Lasciata Chebika ci dirigiamo a Tamerza, luogo di canion e cascate, dove pranziamo in un ristorante caro e poco buono ma molto carino, seduti su comode 'poltrone' berbere sotto il sole... in canottiera! Vediamo le sue cascate poi partiamo alla volta di Midès, a poche centinaia di metri dal confine algerino, 
altro set cinematografico, in cui è stato girato parte de Il paziente inglese.  La vecchia città, ora in totale rovina, era costruita su uno sperone roccioso stretto tra canion, ed era fortificata nonostante le sue mura fossero fatte di terra e paglia. La vista dei canion dagli squarci delle rovine  ci ha mozzato il fiato in gola! Sulla via del ritorno, la silouette dei dromedari stagliata contro il sole al tramonto ha coronato questo insolito giorno di Natale!




VERSO TOSEUR - day 3

L'intenzione di prendere il Lizard Rouge c'era, avevamo pure chiamato per prenotare, ma una volta sul posto, constatata la modestia del treno e la folla di turisti chiassosi che già ne occupavano ogni posto, abbiamo cambiato idea  perché anche la pretesa di 50 dt ci è sembrata decisamente sproporzionata...
Decidiamo di dirigerci verso le gole del Seldja in auto per avventurarci a piedi, con l'aiuto di una guida, attraverso i primi due tunnel che percorre il vecchio treno, e poter ammirare le prime due gole... Il paesaggio desertico e sabbioso è di una bellezza... rilassante! Dal basso del letto del fiume che percorriamo al ritorno, entriamo nelle gole e  ne ammiriamo l'imponenza dalla prospettiva migliore!


Procediamo per Tozeur dove arriviamo in tempo x trovare un hotel (Warda 35td, appena sufficiente) e pranzare dal buon Dar Deda.
Conosciamo Elmi, un tunisino con madre piemontese, molto simpatico e cortese.
Nel pomeriggio ci rechiamo a Nefta da dove, dopo aver fatto un giro della medina e della Corbeille (la palmerie) partiamo per vedere il tramonto sulle dune e il set di Guerre Stellari... No comment! 

martedì 23 dicembre 2014

DOUGGA: L'ANTICA ROMA IN TUNISIA - day 2

Dougga, patrimonio Unesco, vale sicuramente la pena di essere vista. Stamattina dalle 8,30 alle 10 eravamo gli unici visitatori e il clima era favoloso. Siamo poi partiti alla volta di Le Kef dove abbiamo gironzolato x la bella medina bianca con finestre blu, visitato la kashba e pranzato con cous-cous delizioso (4€ in due!). Nel pomeriggio, dopo poco più di tre ore d'auto, abbiamo raggiunto Gafsa, trovato un hotel decoroso, Gafsa Hotel (50td), e fatto spesa all'adiacente Carefour.






TUNISIA day 1 - viaggio aereo e noleggio auto

Periodo viaggio: 22/12/2014 5/1/2015

Arrivati con mezz'ora di ritardo con volo Tunis Air da Venezia. Durata volo 1,20. Arrivo effettivo ore 13,15. Aereo nuovo di pacca, volo impeccabile ma voli sempre in ritardo, ci dicono. Temperatura mite, cielo blu: cosa vuoi di piú? :-)
In Aeroporto:
Ritiro auto presso  CAMEL CAR già noleggiata via internet grazie a SKYSCANNER con EUROPE CAR 313€ x13gg, se l'avessimo nolegg in aeroporto avremmo risparmiato 30€ c.a
Cambiato 300€     1€=2,25TD
Carta telef OOREDOO 23TD (10traffico, 10 2Gb, 3sim)
Carta stradale Michelin 18TD

Siamo in auto alle 3 ma fuori da Tunisi verso le 15,45 direzione Le Kef. Ci fermiamo a TEBERSOUK x non fare la strada al buio e anche x poter visitare DOUGGA, sito Unesco, domani all'alba.
HOTEL THUGGA 70dt xcamera (scarsa ma riscaldata) e cena (menu completo, abbondante e buono).